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ROMA - L’appuntamento è per giovedì a Roma presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ci saranno le Organizzazioni sindacali e la società Eutelia, l’operatore telefonico nazionale posto in amministrazione straordinaria da altre un anno per l’avvio della procedura di consultazione a seguito della richiesta della stessa azienda di Cigs per tutti i 381 dipendenti fino al 6 marzo 2012, termine previsto per la chiusura dell’amministrazione straordinaria. Dall’analisi degli aggiornamenti mensili relativi alla situazione economico-patrimoniale e finanziaria della società emerge un quadro di sostanziale tenuta anche a distanza di quasi un anno dall’inizio della procedura di amministrazione straordinaria, a dimostrazione che Eutelia, a dispetto dei rumori di crisi che bombardano la stampa, riesce a mantenere le proprie quote di mercato. Il tutto stride evidentemente con la richiesta di Cigs estesa a tutti i lavoratori, specialmente in un momento in cui dovrebbe essere imminente la pubblicazione del bando di vendita, specialmente dopo l’intervento del Governo che nel recente D.L. 70/2011 impone di accelerare la chiusura delle procedure di amministrazione straordinaria inserendo addirittura una norma specifica relativa all’attuale procedimento. L’importante dote di Eutelia trae origine alla bolla della new economy di inizio millennio, quando l’allora Edison, intravedendo la potenzialità di un offerta integrata multiservizio da abbinare alle forniture di energia elettrica e gas metano, diede vita nel 2000 alla EdisonTel SpA focalizzata nei servizi voce e trasmissione dati. Attraverso un’imponente start-up, grazie ad un investimento di mille miliardi di lire e delle migliori professionalità nacque l’importante rete che oggi con i suoi oltre 14.000 Km. rappresenta uno dei principali asset di Eutelia. A seguito della Opa di Edf e Fiat e alla focalizzazione di Edison sul settore energetico, EdisonTel venne ceduta nell’agosto del 2003 all’operatore aretino PlugIt SpA alla cui guida una intraprendente e, secondo alcuni, spregiudicata famiglia di imprenditori locali aveva cavalcato con successo il fenomeno delle numerazioni a valore aggiunto per servizi voce e internet. Nata nel 1998 come Internet Service Provider, con circa 15 dipendenti ed un utile di oltre 200 milioni di Euro a fine 2002, PlugIT intravedeva la possibilità di consolidare il proprio business nelle telecomunicazioni con il salto verso la realtà industriale. L’incontro, e per certi versi scontro, dei due modelli di business porta a dicembre 2003 alla nascita di Eutelia SpA dalla fusione per incorporazione di PlugIT ed EdisonTel. Gli anni che seguirono consolidarono la posizione di mercato dell’operatore come uno dei primi 5 a livello nazionale e in continua espansione grazie ad una serie di eccellenti acquisizioni come quella di NoiCom SpA e di Nts SpA. È grazie a quest’ultima operazione che nel 2005 Eutelia atterra alla Borsa di Milano. Nel tentativo di differenziare la propria attività e tramite l’acquisizione della Getronics Solution Italia SpA (un ramo della ex-Olivetti) e della Bull Italia SpA a fine 2006 l’organico di Eutelia cresce in maniera esponenziale fino a superare i 2.500 dipendenti. Senza un adeguamento della struttura organizzativa, l’azienda diventa improvvisamente pesante e poco reattiva agli improvvisi cambi di direzione imposti dalla proprietà che mantiene immutato il modello di insourcing con cui aveva ottenuto sorprendenti risultati nella piccola realtà di PlugIT. Se già nella prima fase di espansione nel settore delle Tlc questo modello aveva fatto emergere le prime perplessità, è proprio nella diversificazione verso l’It che crolla inesorabilmente e trascina l’Azienda in una spirale negativa da cui non ha più avuto la capacità di uscire. Parallelamente ai poco fortunati tentativi di espansione verso i mercati internazionali, a fine 2007 Eutelia subisce una significativa battuta di arresto a seguito dell’annullamento del contratto di affitto dei rami d’azienda dell’Enterprice Digitals Architects (Eda) con cui venne vanificata la possibilità di accedere agli oltre 200 milioni di Euro di ordini che avrebbero potuto essere lavorati dall’imponente comparto IT. Solo due anni più tardi nel giugno del 2009, alle soglie del collasso, Eutelia cede l’intero comparto It alla partecipata Agile Srl e contestualmente la cede alla Omega SpA. I fatti correlati a questa operazione, così come quelli inerenti altre operazioni finanziarie, sono ancora oggi tema di importanti procedimenti giudiziari che hanno portato entrambe le società (Eutelia ed Agile) in amministrazione straordinaria lo scorso giugno 2011. |