Eutelia rimane ai Piccoli Azionisti e Non si Svende... ed invece poi..... Abbiamo chiuso il CRIPAE.
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Eutelia Non si Svende

giovedì 27 gennaio 2011
martedì 25 gennaio 2011
Non è più sola la cordata che fa capo al gruppo «Piero della Francesca
venerdì 21 gennaio 2011
la CONSOB dovrebbe tutelare davvero gli interessi dei risparmiatori
On. Antonio Palagiano (Idv)
“Vi è un atroce sospetto sul fatto che lo svilimento del titolo del Sole 24 Ore era forse già programmato per fare cassa a danno del parco buoi dei piccoli investitori, e probabilmente per strapagare acquisti di aziende decotte in mano ad amici. Il dubbio è fortissimo e purtroppo il Testo Unico della Finanza (TUF) lascia irrisolte o quasi alcune questioni importanti, vedi l’irrisorietà e all’inutilità delle pene e delle sanzioni che si applicano a chi truffa i risparmiatori”. Lo dichiara Antonio Palagiano, deputato dell’Italia dei Valori nell’illustrare l’interpellanza presentata dal partito che solleva dubbi sulla gestione del titolo Sole 24 Ore e sul ruolo della CONSOB.
“È evidente che la CONSOB, a dispetto del proprio ruolo, negli ultimi anni e con la precedente gestione, non ha garantito i risparmiatori, ha omesso la vigilanza e si è macchiata di collusione. Il mercato finanziario – prosegue Palagiano - è il punto di incontro tra le esigenze di finanziamento delle imprese e il risparmio delle famiglie, motore del sistema finanziario ed industriale. Perciò, la CONSOB dovrebbe tutelare davvero gli interessi dei risparmiatori, vietando la quotazione in borsa di società fittizie o non meritevoli, che vengono quotate ad un prezzo alto e poi si ritirano dal mercato quando il prezzo scende ed evitando crack finanziari come quelli avvenuti negli scorsi anni che hanno mandato in fumo i risparmi di una vita di migliaia di cittadini”.
“Negli ultimi 10 anni sono stati colpiti più di 1.200.000 cittadini con perdite e raggiri per complessivi 51,8 miliardi di euro. A questo punto, considerando l’avvio di una nuova era per CONSOB, ci auguriamo – conclude l’esponente Idv - che il Governo svolga in maniera più efficace il suo ruolo di supervisore della Commissione al fine di garantire i piccoli risparmiatori evitando il ripetersi di episodi di operazioni truffaldine nei loro confronti come nelle vicende delle società Cirio, Parmalat, Eutelia e molte altre”.
mercoledì 5 gennaio 2011
E i Piccoli Azionisti Eutelia in Amministrazione Straordinaria?
"Attuazione della direttiva 2007/36/CE, relativa all'esercizio di alcuni diritti degli azionisti di societa' quotate"
Risparmio & Famiglia
In Italia i piccoli azionisti diventano protagonisti.
Ecco come difendersi dai casi come quello di Banca Mb
Senza attendere l’attivismo dei fondi , o dei procuratori della repubblica, i primi gruppi di azionisti iniziano a sfruttare le possibilità offerte dalla nuova direttiva europea (2007/36/Ce recepita in italia dal d.lgs 27/2010 che ha fatto modifiche rilevanti nel Tuf introducendo alcune importanti novità e semplificando le procedure a partire dalla raccolta deleghe), in vigore dal 1 novembre, anche se mancano i regolamenti attuativi Consob.L’occasione è la prossima assemblea di CAPE LIVE che, dopo le vicende Banca Degroof Privè e Banca MB, e le conseguenti dimissioni di parte del CdA, è in piena tempesta, con il titolo ai minimi e l’amministratore Cimino in balìa degli eventi.Una buona occasione per alcuni azionisti per prendere l’iniziativa e porsi l'obiettivo di costringere la società alla massima trasparenza, stimolare un dibattito costruttivo tra i soci ed attivare una raccolta di deleghe.Con la creazione di un sito come forum di discussione ed aggregazione – www.capelive.azionisti.org - e con la specifica missione di intervenire sulla governance societaria, si intende accertare eventuali responsabilità e dare un ruolo a quelli che definisce “azionisti di minoranza” e non necessariamente piccoli.Il gruppo di azionisti coordinati dal prof. d'Atri si sta organizzando per promuovere la presentazione di una lista di candidati al Consiglio di amministrazione e per la raccolta delle deleghe di voto, sulla base delle procedure previste dalla nuova normativa.Nel caso CAPE LIVE, che è in effetti una public company (con un azionariato composto da tanti piccoli e nessun azionista di controllo), il professore non esclude che i soci di minoranza possano in riuscire ad aggregare competenze manageriali e soci di buona volontà per rilanciare il progetto della Cape Live e valorizzare le partecipazioni detenute. Al momento l’obiettivo è interrompere la deriva gestionale e proporre comportamenti virtuosi al nuovo management.E se in seguito la minoranza dovesse diventare maggioranza? Il professore spera che ci siano altri soci di minoranza pronti a stimolare gli altri stakeholder a rendere effettivi i principi del “buon governo societario”.Riassuto per punti
1) Cape Live SpA è una delle pochissime società quotate italiane che non ha un gruppo di controllo stabile, ci sono tantissimi piccoli azionisti non collegati tra loro.
2) Dopo le recenti notizie circa il coinvolgimento della società in vicende dubbie (Banca Degroof Privè e Banca MB) e le conseguenti dimissioni di parte del CdA, alcuni azionisti si stanno organizzando per intervenire direttamente (proponendo una lista per l'assemblea del 10 e 11/02/2011)
3) Il gruppo, coordinato dal Prof. Gianfranco d'Atri, non è una entità chiusa, ma vuole coinvolgere tutti gli azionisti interessati usando in nuovi strumenti normativi del dal D.Lgs 27/2010
4) Il gruppo vuole aggregare più soggetti possibili
5) L'obiettivo è costringere la società alla massima trasperenza, stimolare un dibattito costruttivo con i soci attraverso un sito /forum di discussione (www.capelive.azionisti.org)
6) I piccoli soci devono partecipare perchè è inutile attendere che si verifichi il peggio ed aspettare l'intervento delle autorità di controllo (vedi Italease), si può intervenire direttamente prima che sia troppo tardi, per aumentare la trasparenza (sfruttando il web) e permettere a tutti i soci - anche quelli non rappresentati dal CdA - di essere informati. Ogni azione ha diritto di voto, e tale diritto deve essere sfruttato. Se l'azionista non può partecipare in prima persona può delegare il gruppo.